La storia del fondatore
Tiziano Baiocco
Tiziano Baiocco
Tiziano Nasce ad Acqui Terme (Provincia di Alessandria) nel 1971.
Alla nascita pesa solamente 1.8 kg e, con le complicazioni avvenute durante il parto, la sua sopravvivenza non è stata così scontata.
La situazione famigliare è tutt’altro che semplice, ma grazie alla madre molto determinata, cresce con principi solidi e sani, fino a completare gli studi ed ottenere il diploma di geometra.
Svolge il servizio di leva presso l’Arma dei Carabinieri dove, oltre ad imparare un mestiere e le sue regole più ferree, apprende appieno il significato di rispetto, condivisione e lontananza.
Nonostante l’uniforme da Carabiniere effettivo gli paia cucita addosso, non entra nell’Arma e sceglie di prendere un’altra strada.
Per iniziare un percorso lavorativo, vicino al settore per cui ha studiato, sceglie di iniziare dalla parte più bassa della scala: l’aiutante muratore per un artigiano edile.
È un mestiere dove non ci sono sconti, ma fatica e sudore in abbondanza.
Dopo questa prima esperienza, va a fare altri lavori in ricerca di nuove opportunità: venditore di enciclopedie porta-a-porta ed in seguito operaio in fabbrica.
Il ’94 è un anno molto importante per Tiziano Baiocco, sia sentimentalmente che lavorativamente.
Incontra la donna della sua vita che contribuisce, in modo significativo, a mettere ordine alle inquietudini caratteriali che lo hanno accompagnato durante l’adolescenza e, poco tempo dopo, entra nel mondo delle imprese edili, assunto in una delle aziende del settore più grandi della zona.
Anche questa volta Tiziano inizia “dal fondo”, seppure abbia un incarico da “prima linea” con clienti e fornitori.
Viene catapultato nella gestione frenetica della portineria aziendale e del suo centralino telefonico.
Dovendo gestire contemporaneamente bolle di uscita, logistica, telefonate, inerti e asfalto, Tiziano impara a lavorare in un ambiente frenetico e confuso, dove ci sono più cose da fare contemporaneamente e tutte hanno lo stesso carattere di urgenza.
Impara velocemente a gestire, con precisione, la “montagna di cose” da fare e, dopo un po’ di tempo, per la stessa azienda, ricopre l’incarico di ufficio acquisti e controllo costi.
Nei primi anni 2000, dopo aver sposato Cristiana nel 1999 e essere diventato papà di Francesca nel 2001, Tiziano si appassiona sempre di più al settore, soprattutto approfondendo il tema del noleggio, ancora agli albori.
Non si rassegna all’idea di non poter cavalcare quell’onda, più passa il tempo e più il noleggio diventa per lui un vero e proprio chiodo fisso.
La famiglia intanto si allarga e nel 2005 arriva Matteo.
Tiziano crede fortemente in questo settore, a tal punto che, vedendosi smorzare dall’azienda, pensa seriamente di cercare una nuova opportunità lavorativa, ma un evento fortuito cambia le cose.
Ad una fiera di settore, conosce casualmente un’importante azienda a livello nazionale di noleggio piattaforme aeree che, in un momento di forte espansione, stava cercando partner locali per estendere la sua presenza territoriale.
Sarà la spinta definitiva a lasciare dopo 12 anni la sua azienda “storica” per lanciarsi in un nuovo grande progetto.
Partecipa, come socio fondatore, alla creazione di una nuova società di noleggio, insieme al datore di lavoro e al leader nazionale.
La scelta non è stata facile per Tiziano, ha abbandonato un posto di lavoro sicuro e accogliente in cambio dell’incertezza più totale.
La nuova società gira bene, in soli 2 anni arriva a fatturare oltre 1 milione di euro e Tiziano ricopre il ruolo di amministratore delegato.
Nel 2010 i rapporti col socio di maggioranza si incrinano.
Le divergenze di vedute sono così ampie che la fine è inevitabile: Tiziano lascia a malincuore la società.
Tiziano si ritrova praticamente senza lavoro. Deve trovare rapidamente una soluzione, ed è qui che si ricorda di una frase ripetuta da un suo cliente:
“Tiziano, tu Risolvi Sempre Tutto …”
Tutto Risolto Sempre.
Nasce da qui l’idea di TRS Group, ditta individuale di noleggio mezzi da lavoro dedicata al mercato locale.
L’idea è quella di fondere le competenze di noleggiatore con le dinamiche apprese durante l’esperienza lavorativa nell’impresa edile, per dare un servizio più ampio che non si fermasse solamente al puro noleggio dei mezzi di lavoro, ma ad un approccio più “olistico”.
Ricordando le tante lezioni imparate nel passato, fissa subito alcuni paletti:
Non disponendo di capitali propri ed in mancanza di una matura credibilità finanziaria, utilizza un parco mezzi di proprietà di una moltitudine di colleghi noleggiatori, conosciuti negli anni passati.
Tiziano, non del tutto soddisfatto, pensa di abbandonare il mondo del noleggio perché si accorge dell’esistenza di lacune, apparentemente insormontabili, della sua attività e del suo settore.
Prova così a sviluppare nuove idee imprenditoriali, alla ricerca di una alternativa più sicura, ma nulla va per il verso auspicato.
È grazie al reset mentale ottenuto durante un bagno in mare, nell’acqua ormai fredda di Ottobre, che arriva l’idea del Noleggio a Rete Locale.
Nel 2014 fonda T.R.S. Group srl e inizia a costruire nuove relazioni con altri colleghi di settore, ben più lontani di quelli abituali.
Creata una buona base di partner, nel 2015 il servizio viene lanciato a copertura nazionale: “TRS Group, il tuo Noleggio in tutta Italia”.
Da TRS Group crea Rilòc, la più grande rete italiana di noleggio mezzi da lavoro.
Grazie alle esperienze passate, raggruppa in Rilòc tutte le competenze acquisite, dandone così caratteristiche del tutto particolari e uniche come:
Grazie a SpidReply, il reparto aziendale esclusivamente preposto alla valutazione rapida delle richieste di noleggio, riusciamo a dare riscontro di fattibilità in un tempo medio inferiore a 15 minuti.
Ad oggi, Rilòc ha servito centinaia di clienti in migliaia di cantieri ovunque, passando per tutte le regioni Italiane, dalla Sicilia al Trentino.
È l’unica azienda italiana che può garantire ai propri clienti oltre 2000 punti noleggio partner sul territorio e la possibilità di avere un referente unico per ogni esigenza di noleggio in Italia.
La capillarità del servizio consente al cliente di trovare il mezzo perfettamente idoneo alla propria richiesta.
Tiziano, se dovessi fare una fotografia all’attuale mondo del noleggio, come lo vedi?
Il settore del noleggio mezzi da lavoro è da sempre in crescita.
Nell’ultimo periodo grandi gruppi europei hanno acquisito importanti aziende italiane, segnale che anche il mercato interno comincia ad essere interessante per numeri e condizioni favorevoli.
Sono nel settore dal 2006 e le dinamiche di base non sono mai cambiate, esistono infatti grandi opportunità di business, ma il sistema che regola il modo di noleggiare può talvolta essere difficoltoso, specialmente per aziende che devono noleggiare fuori dalla loro zona di appartenenza.
Il noleggiatore infatti è molto diffidente per natura in quanto deve consegnare mezzi dal valore molto significativo.
Il noleggiatore, se non conosce bene il cliente, farà il possibile per tutelarsi da furti e/o mancati pagamenti, chiedendo assegni di cauzione, bonifici anticipati, fideiussioni o alzerà il prezzo per evitare la fornitura.
Le aziende che noleggiano vicino alla loro sede oppure sono già conosciute da noleggiatori locali, non faticano eccessivamente, ma quando le esigenze si spostano in zone in cui si è sconosciuti o quando i soliti fornitori non hanno i mezzi disponibili, allora le problematiche emergono vistosamente.
La tua storia professionale, è spesso stata travagliata da difficoltà e scelte importanti. Tra tutto questo, c’è stato qualche tuo errore che vale la pena citare, ma che ti ha aiutato successivamente?
Il mio percorso da imprenditore inizia nel settore del noleggio nel 2006, diventando socio della più grande azienda di noleggio dell’epoca.
La società, della quale ero diventato amministratore delegato e presidente, era rivolta al mercato locale nello specifico provincia di Savona, ma grazie all’importante presenza nazionale dei punti noleggio del gruppo, non mancava la possibilità di operare fuori zona.
Non avevo altre visioni del noleggio se non quelle imparate nella mia azienda di riferimento.
Il noleggio si faceva così punto e basta.
Quando mi sono messo in proprio, dopo che ho lasciato la società che avevo fondato per divergenze con il socio di maggioranza, ho messo in campo tutto ciò che avevo imparato nella precedente esperienza, convinto di avere buone conoscenze manageriali.
La mia attività, pur funzionante, andava in piatto e non intravedevo sviluppi se non il peggiorare delle cose.
Per creare un’alternativa, ho iniziato nuove avventure imprenditoriali in settori lontani dal mio mondo, ma per vari motivi non hanno avuto il seguito sperato.
Il risultato è che ho disperso soldi, tempo ed energie in settori a me non appartenenti, voltando le spalle al settore che ben conoscevo, il noleggio.
Questo è stato l’errore più grande che ho commesso nel lavoro: mi sono arreso di fronte ai limiti di un settore che pensavo di conoscere totalmente.
Qui ho imparato tre cose importanti:
Che cosa ne pensi della beneficenza imprenditoriale?
Da bambino ho passato molto tempo insieme ai miei nonni materni, contadini.
Di quel mondo così sincero, nel profondo, mi è rimasto molto.
Ricordo in particolare un fatto accaduto quando ero molto molto piccolo, ma se ho ancora il ricordo significa che ha lasciato un segno profondo in me: era successo un incidente con un mezzo agricolo, un caro parente si era rovesciato sottosopra con il trattore e, malgrado avesse danneggiato il mezzo, aveva fortunatamente salvata la pelle.
Ho notato fin da subito un’incredibile solidarietà da parte di tutta la borgata e non solo dei parenti. Tantissimi hanno dato il loro contributo in denaro indirizzato alla riparazione del mezzo, per tornare il prima possibile a lavorare la terra.
È stata un’esperienza per nulla scontata e ancora oggi, ogni volta che ci penso, capisco il vero valore di una comunità.
Reputo, da imprenditore e da uomo, che non dobbiamo guardare solo i nostri interessi, ma è opportuno contribuire a sostenere progetti, tesi a superare le difficoltà di chi ne ha più bisogno.
Deve nascere come dovere civico, prima ancora che come sensibilità personale.
Per questo motivo ho ideato un progetto innovativo di beneficenza.
Perchè hai scelto AIRC?
Tutti quanti noi, purtroppo, abbiamo conosciuto persone a noi vicine, cha hanno dovuto affrontare questa malattia, oggi considerata il male del secolo.
In Italia circa 1.000 persone si ammalano di tumore ogni giorno e, a causa dell’invecchiamento della popolazione, questo dato è destinato a crescere.
La buona notizia è che, grazie all’importante contributo della ricerca, la sopravvivenza è aumentata notevolmente per alcuni dei tumori più frequenti.
AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) è il maggior finanziatore indipendente di ricerca oncologica in Italia, da oltre 50 anni finanzia la ricerca contro questa malattia, l’informazione scientifica, e promuove attivamente la cultura della prevenzione.
Un ruolo fondamentale giocano diagnosi precoce e prevenzione, per questo che le attività di informazione e divulgazione hanno cruciale importanza.
Per questi motivi ho scelto AIRC, impegnandomi concretamente ad accrescere i fondi necessari a sostenere una ricerca di eccellenza, a vantaggio di tutti.
Come vedi il futuro di T.R.S. Group Srl e Rilòc?
La società ha in programma di sviluppare una serie di brand e di servizi rivolti agli utenti utilizzatori di noleggio mezzi da lavoro.
Abbiamo creato una task force interna che sta studiando come rendere ancora più veloci e semplici i meccanismi di funzionamento del noleggio a rete locale di Rilòc.
Stiamo creando strumenti di marketing che permettano di aumentare la platea di potenziali clienti facendo conoscere al meglio gli incredibili vantaggi legati alla scelta di Rilòc come partner strategico del noleggio.
Infine, la beneficenza avrà un ruolo sempre più importante nelle dinamiche di crescita del gruppo.