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Le Piattaforme Aeree tecnicamente sono definite PLE, Piattaforme di Lavoro mobili Elevabili. In ambito lavorativo possono essere definite anche cestelli o ceste.
Una Piattaforma Aerea (PLE) è una macchina mobile che permette ad uno o più operatori di sollevarsi e stazionare in quota.
Sono attrezzature usate nella maggior parte dei casi nel settore degli impianti, dell’edilizia, del montaggio industriale e nella manutenzione del verde.
La prima vera e propria piattaforma aerea è stata inventata in America nel 1969 da John Landis Grove, inventore e industriale pioniere nello sviluppo delle gru idrauliche. Grove fondò in seguito la JLG Industries, ancora oggi importante azienda costruttrice di Piattaforme Aeree (PLE).
Da lì in avanti la ricerca e lo sviluppo non si sono più fermati. Ogni anno, continuamente vengono realizzati nuovi prodotti sempre più performanti e risolutivi.
La loro diffusione ha rivoluzionato completamente il modo di intervenire, quando si tratta di raggiungere altezze più o meno rilevanti. Il loro uso evita il montaggio di ponteggi e trabattelli che sono stati ormai del tutto sostituiti nei lavori di durata non eccessiva e in zone specifiche e circoscritte.
La particolarità di questi mezzi permette il raggiungimento, con estrema rapidità e facilità, di zone a rilevante altezza, salvaguardando nel contempo l’incolumità degli operatori a bordo. Ciò ha permesso conseguentemente un drastico calo dei costi di intervento rispetto al passato e migliore sicurezza del luogo di lavoro.
In Italia la diffusione su larga scala è iniziata tra gli anni 90 e gli inizio anni 2.000. In quel periodo sono nate le prime aziende strutturate di noleggio.
Molte di esse sono diventate oggi importanti player nazionali, ma lo sviluppo di questo mercato ha consentito anche la nascita di migliaia di piccoli noleggiatori locali.
La crisi economica del 2008 che tanti danni ha creato a molti settori produttivi del nostro paese, non ha intaccato questo settore, anzi paradossalmente lo ha rafforzato. Le imprese infatti trovandosi in difficoltà nel bloccare capitali per acquisto di mezzi, si sono necessariamente rivolte ai noleggiatori. Ciò ha consolidato il ruolo di servizio strategico di queste attività.
Oggi la richiesta di Piattaforme Aeree sta continuando ad aumentare e si noleggia un pò meno per necessità e un po’ più per maturità.
A dimostrazione che il mercato italiano, ancora acerbo rispetto ad altri paesi, potrebbe diventare interessante è l’acquisizione di importanti noleggiatori nazionali da parte dei grandi gruppi europei.
Il mercato moderno offre moltissime tipologie di Piattaforme Aeree (PLE) specializzate per le varie situazioni lavorative che devono affrontare.
Entrando più nel dettaglio è utile menzionare che tutte le Piattaforme Aeree (PLE) sono formate principalmente da questi 3 elementi:
1) Un cestello portapersone con comandi a bordo.
2) Una struttura meccanica di sollevamento, con diverse geometrie.
3) Un telaio che sostiene il tutto.
La maggior parte delle Piattaforme Aeree (PLE) è dotata di una motorizzazione che può essere alimentata in modo:
A seconda della tipologia del meccanismo di sollevamento le Piattaforme Aeree (PLE) possono essere suddivise in:
In base alla tipologia di spostamento e conformità del telaio possono essere suddivise in:
Semplificando per comodità, le principali Piattaforme Aeree (PLE) presenti sul mercato possono essere suddivise in questo modo:
La formazione sull’uso delle attrezzature di lavoro in Italia é indicato come obbligo dal Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008) integrato e corretto dal successivo D.Lgs. 106 del 3 agosto 2009.
Con tale decreto legge viene definito l’obbligo per il Datore di Lavoro di fornire la necessaria formazione agli addetti all’utilizzo delle attrezzature di lavoro che richiedono conoscenze specifiche in materia di sicurezza (art.71, comma 7 – art. 73, comma 4).
Prevedendo naturalmente anche delle sanzioni a carico del Datore di Lavoro.
La violazione dell’obbligo appena citato, indipendentemente quindi dal concreto verificarsi di un infortunio, espone al rischio di sanzioni amministrative e penali (arresto da 3 a 6 mesi e/o ammenda da circa 2.700 euro a 7.000).
Per alcune attrezzature di più larga diffusione, il 21.02.2012 è stato approvato un “Accordo Stato Regioni” relativo ai corsi di abilitazione.
Tale Accordo contiene le disposizioni normative relative ai requisiti minimi dei corsi di formazione relativi alle attrezzature e definisce: i soggetti abilitati, le macchine interessate, le durate dei corsi e i contenuti.
Vige inoltre l’obbligo a carico di chi noleggia o concede in uso tali attrezzature, di richiedere una dichiarazione al Datore di Lavoro che riporti l’indicazione del lavoratore o dei lavoratori incaricati del loro uso i quali devono risultare formati conformemente alle disposizioni di legge (art. 72, comma 2).
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